Capi e accessori con stampe animalier sono incapaci di passare inosservati, è nel loro DNA stupire ed essere protagonisti di stile.
Non è un caso che catturino l’attenzione fin dai tempi antichi, quando indossare pelli e indumenti maculati veniva considerato sinonimo di potere e ricchezza.
Gli stilisti che hanno esaltato l’animalier
Il lungo cammino dell’animalier nel mondo della moda ha inizio nel 1947. Data simbolica è considerata il 12 febbraio:in occasione del debutto della sua prima collezione haute couture Christian Dior presenta degli abiti ispirati alla sua musa Mitzah Bricard. Iconici l’avvolgente Jungle, un abito da giorno con stampa leopardata e Afrique, la proposta da sera con gonna in chiffon.
Tra i personaggi celebri del tempo non tarda a impazzare la moda animalier: sono indimenticabili la mantellina con pelliccia di Marilyn Monroe nel film “Gli uomini preferiscono le bionde” del 1953 e i cappotti leopardati sfoggiati da Jacqueline Kennedy, da Liz taylor e persino dalla Regina Elisabetta II. È poi negli anni Sessanta, con Ken Scott e Valentino, che l’animalier inizia ad assumere quel carattere trasgressivo che lo contraddistinguerà fortemente nei decenni successivi.
Le stampe animalier nell’alta moda diventano sempre più presenti, al punto che entrano anche a far parte delle collezioni dei capi di alta moda maschile. Negli anni Ottanta e Novanta il maculato e il tigrato sono considerati dei veri e propri must per numerosi altri stilisti. Roberto Cavalli in primis, ma anche Krizia e Gianni Versace, contribuiscono a rendere le animal prints sempre più audaci.
L’animalier nel 2020 con una nuova pelle
L’animalier è ormai considerato un evergreen, l’indomabile protagonista delle tendenze nel corso di quasi un secolo, ma oggi assume una nuova veste. Messa da parte la stravaganza che l’ha accompagnato a lungo, si trasforma ora in nuovo elemento di rilievo nell’outfit.
Le animal prints non sono più prerogativa di traboccanti e provocanti outfit. Quest’anno conquistano il titolo di must-have di stagione, soprattutto negli accessori. Anche nell’autunno/inverno Baldinini, l’animalier è protagonista dei look casual come dettaglio distintivo. Lo stivaletto modello trekking in cavallino zebrato e i tronchetti versione tex sono due pezzi focus della collezione.
L’eccentricità della stampa animalier rimane dunque, ma si adegua a un linguaggio più sofisticato, che non intende stravolgere, ma piuttosto esaltare lo stile e la figura di chi lo indossa.