Il 2020 è stato un anno di profondi cambiamenti, lo sappiamo. I nostri ritmi di vita sono stati stravolti, insieme a molte priorità. Le abitudini sono mutate in funzione di una nuova routine, una nuova normalità fatta anche di intimità ricostruite e di adattamenti inaspettati.
Così anche gli spazi di socialità condivisa si sono ridimensionati, molto spesso fino a confinarsi tra le mura di casa, senza sparire del tutto.
Adeguarsi alle nuove dinamiche ci ha imposto di essere più digitali, anche nel bisogno fondamentaledi continuare a nutrirci di intrattenimento e cultura. Andare al cinema si è tramutato nella visione di un film in streaming, così come la prenotazione di un tavolo al ristorante ha trovato una nuova identità nell’ordinare la cena tramite un servizio di delivery. In questa nuova dimensione del quotidiano, la visita fisica a un museo o a una mostra d’arte si è tramutata in fruizione digitale, una visita virtuale fatta di molteplici possibilità di esperienza e di conoscenza.
La Pinacoteca di Brera è stata la prima realtà in Italia a rendere possibile questa esperienza. L’incredibile raccolta di opere d’arte presenti al suo interno è stata resa accessibile con l’abbonamento a Brera Plus+ (gratuito fino a fine 2020), il servizio che ha definito una nuova esperienza di fruizione dell’arte, fatta di contenuti multimediali, concerti, interviste e reportage. Attraverso il tour virtuale è possibile visionare da vicino i quadri come mai prima d’ora scavalcando le barriere di protezione per assaporare attraverso ingrandimenti e spiegazioni accurate ogni singolo dettaglio stilistico dell’opera voluto dall’autore. Anche gli Uffizi di Firenze con Uffizi On Air e i Musei Civici di Verona hanno virtualmente aperto le loro porte agli appassionati d’arte. Hanno permesso di ammirare direttamente da casa il loro patrimonio artistico con il supporto di curatori e operatori didattici pronti a interagire come in una visita reale alle domande degli utenti.
L’esperienza interattiva e immersiva nel mondo dell’arte in versione “home delivery” non si limita esclusivamente alle singole opere, ma anche alle più grandi costruzioni storiche del territorio italiano. Fare un tour a 360° della Cappella Sistina e dei Musei Vaticani, ripercorrere le navate del Duomo di Milano o andare alla scoperta delle Terme di Caracalla non è un’utopia, ma una concreta possibilità.
Abbiamo temuto di dover rinunciare alla cultura e rimandare la nostra sete di conoscenza: è vero solo in parte. Torneremo a viaggiare e a vedere e “sentire” le meraviglie del mondo da vicino. Per ora l’appuntamento con l’arte da casa annulla le distanze ed è una nuova porta d’accesso al patrimonio artistico del nostro Paese e non solo.