In un’epoca ormai lontana dai nostri ritmi di consumo, le scarpe, come molti altri beni, venivano accomodate periodicamente invece di essere sostituite con un nuovo paio di calzature. A renderlo possibile era il ciabattino, al servizio degli abitanti della sua comunità.
Se San Mauro Pascoli è diventato il centro della tradizione calzaturiera romagnola, lo deve proprio a questa professione.
Ma andiamo con ordine.
L’importanza del mestiere del ciabattino
Nel 1800 il mestiere del ciabattino è molto richiesto. Anche a San Mauro Pascoli, piccolo comune della Romagna, sono numerosi coloro che offrono un servizio di riparazione delle scarpe in cambio di generi alimentari e di beni di prima necessità.
Ben presto però, la crescita del mercato calzaturiero e l’aumento delle produzioni rendono necessario lo stravolgimento delle mansioni del ciabattino, che inizia a produrre scarpe a domicilio e a riempire i banchetti dei mercati con la sua merce confezionata e pronta per l’uso.
Le prime botteghe di moda sammauresi
È in questo vivace panorama che nei primi decenni del 1900 prendono vita le forme embrionali di quelle che diventeranno alcune delle più prestigiose firme di calzature italiane; ed è proprio nello storico distretto di Villa Torlonia a San Mauro Pascoli che la famiglia Baldinini dà inizio alla sua attività artigiana, realizzando pochi pezzi interamente a mano.
Negli anni Cinquanta a Baldinini si affiancano nel distretto delle nuove e promettenti aziende di calzature, come Sergio Rossi, Pollini e Casadei. Grazie al rapido sviluppo di nuove tecniche e al miglioramento dei processi industriali, nel decennio successivo le fiorenti produzioni sammauresi sono in grado di oltrepassare i confini regionali: le calzature prodotte a San Mauro Pascoli raggiungono tutto lo Stivale, affrontando a testa alta la potente concorrenza veneta e lombarda.
La tradizione romagnola oltrepassa i confini
Le grandi aziende sammauresi riescono nei decenni seguenti ad affacciarsi anche ai mercati esteri, in particolare in Europa e negli Stati Uniti dove trovano terreno fertile e raggiungono un enorme successo. È proprio in questi anni che Baldinini conquista la fama internazionale: le sue calzature, già conosciute in tutto il territorio per la qualità dei materiali e l’attenzione ai dettagli, varcano i confini e si avviano a un’importante diffusione che troverà il suo focus nell’Est Europa.
Passano gli anni e insieme a Sergio Rossi, Casadei e Pollini, Baldinini diventa una delle aziende top italiane della sapiente lavorazione delle calzature nel mondo. Si aprono le porte del mercato di alta gamma e con l’inizio del nuovo secolo anche quelle dei mercati orientali, dove il made in Italy d’eccellenza è ricercato per qualità e gusto estetico. Oggi queste grandi aziende di calzature Made in Romagna che vengono annoverate tra i più eccellenti produttori di scarpe nel mondo della moda devono parte del loro successo alla tradizione calzaturiera di San Mauro Pascoli. È nel lavoro dei semplici ciabattini del distretto romagnolo che la qualità e la perizia delle lavorazioni fondano le loro lontane radici.