È finita l’era delle dive hollywoodiane di un tempo? Forse no. Eppure, sempre più attrici, cantanti e performer dello star system internazionale si mostrano in una veste nuova. Svestendo le maschere conformiste imposte dal mondo dello spettacolo e sfidando i canoni di bellezza imposti dallo schermo, le antidive di oggi sono in grado di rappresentare a pieno ciò di cui la società ha più bisogno: spontaneità e naturalezza.
Antidiva per eccellenza è senza dubbio Frances McDormand, classe 1957. Una carriera professionale costellata di premi e riconoscimenti, incluse tre statuette dell’Oscar come miglior attrice in “Fargo”, “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” e in “Nomadland”. A far parlare della McDormand non sono però solo per le sue eccellenti doti attoriali. La sua capacità di discostarsi da qualsiasi rappresentazione e immagine della figura femminile lontana dalla realtà è nel suo caso una vera e propria arma di conquista: con i suoi capelli spettinati e il viso struccato è un esempio indiscusso di autenticità in una Hollywood di apparenze.
Cannes 2021. Una Andy MacDowell con i capelli grigi si mostra in tutta la sua femminilità, lasciando di stucco i presenti. Un atto di coraggio? No, “solo il desiderio di poter invecchiare, così com’è concesso ai colleghi uomini”, afferma l’attrice americana. Due esempi di Hair Positivity, dietro cui si cela molto di più: la voglia di essere libere, di non adeguarsi alle costrizioni che richiedono a gran voce alle donne di dimostrare meno anni di quelli che possiedono.
Essere antidiva però non significa esclusivamente mostrare i segni dell’età con naturalezza. Lasciar trasparire le fragilità, sia fisiche che emotive e rivelare con sincerità il proprio carattere, anche se distante dal politically correct, sono anche questi importanti mezzi per “normalizzare” la figura della donna contemporanea di successo.
Ne è un esempio Billie Eilish. La giovane cantante ha il merito di trasmettere alle nuove generazioni l’idea che non è necessario adeguarsi agli standard di bellezza imposti dal mercato discografico per poter fare musica e avere successo. L’abbigliamento, sempre casual, ampio e confortevole si accompagna a un trucco quasi impercettibile. Ma non è tutto. Billie non ha mai nascosto di essere affetta dalla sindrome di Tourette, di aver sofferto di depressione e di aver ricorso all’autolesionismo in alcuni periodi della sua vita, perché “essere quello che si è, senza mentire, è l’unica cosa da fare“.
E infine c’è chi scivola sui red carpet più esclusivi, inciampa al momento del ritiro di un premio Oscar e colleziona divertenti gaffe ad ogni nuova intervista, come Jennifer Lawrence. Maldestra e senza peli sulla lingua, la protagonista della saga “Hunger Games” è in grado di scatenare una risata ad ogni apparizione per la sorprendente dicotomia tra il suo aspetto fisico e il suo comportamento. Quella che appare come la ragazza della porta accanto non si vergogna di mostrare la sua sbadataggine e sfoggiare un linguaggio scurrile davanti alle telecamere.
Se non si può considerare anche questo essere antidiva…