Il mondo della moda si compone di diverse figure professionali e ognuna di esse gioca un ruolo fondamentale nel decretare il successo di un brand. Se da un lato ci troviamo di fronte alle grandi firme e ai capi ideati e realizzati da stilisti e designer, dall’altro, a valorizzare capi e collezioni attraverso occhio critico e una comunicazione mirata, ci sono le fashion editor.
Anima delle più autorevoli testate giornalistiche di moda, queste figure ricoprono un ruolo chiave nel carpire l’essenza di una collezione traducendola e rendendola comprensibile al grande pubblico.
La loro grande esperienza, unita all’innata capacità di cogliere i dettagli di un capo d’abbigliamento o il messaggio di una linea e di influenzare il successo o meno di uno stilista, rendono le fashion editor tanto temute quanto venerate. Al punto che numerosi sono i documentari e film biografici che vedono le fashion editor protagoniste. Soprattutto quando si parla di alcuni dei più importanti nomi del giornalismo di moda.
Anna Wintour
La donna che tiene in mano le redini dell’industria della moda è senza ombra di dubbio Anna Wintour. Considerata una delle più potenti figure del fashion system, è carismatica, schietta, tagliente, ma soprattutto è un tutt’uno con Vogue America: l’una non può esistere senza l’altro. La sua forte capacità di influenzare il successo di modelle e stilisti ha un peso fuori dal comune: per questo non può che essere definita come una delle più stimate e rilevanti donne del giornalismo di moda. Oggi Chief Content Officer di Condé Nast, è un esempio di managerialità al femminile di grande successo.
Grace Coddington
Al fianco della Wintour dal 1988 c’è Grace Coddington. Capelli fulvi, uno stile senza tempo e l’incredibile capacità di raccontare e incorniciare una storia di moda dalle mille sfumature attraverso immagini. Ha preso parte a innumerevoli servizi fotografici e ha lavorato a stretto contatto con nomi del calibro di Helmut Newton, Steven Meisel, e Anne Leibovitz. La sua carriera nel mondo della moda ha avuto inizio come modella, portandola al successo soprattutto negli anni Settanta, fino a quando non approda in Vogue come fashion editor, dove oggi ricopre il ruolo di direttore creativo.
Franca Sozzani
Eleganza ed eccentricità, determinazione e dolcezza: Franca Sozzani con le sue innumerevoli sfumature rappresenta ancora oggi una delle più grandi donne della moda italiana. Alla direzione di Vogue Italia per 28 anni, ha creato tendenze e dato voce anche a importanti tematiche sociali, distinguendosi come personaggio di rilievo, in grado di influenzare non solo la moda, ma anche la cultura.
Suzy Menkes
C’è poi Suzy Menkes, iconica fashion editor dell’International Herald Tribune e dal 2014 al 2020 International Vogue editor. Ha fatto della cronaca di moda il suo pane quotidiano. Famosa per la sua integrità, schiettezza e severità nei confronti degli stilisti, si è distinta nel corso della sua intera carriera anche per il suo stile originale e per la caratteristica acconciatura che accompagna ogni suo look.
Anna Piaggi
Anna Piaggi, penna della rubrica “Doppie Pagine” su Vogue, è stata una musa di grandi stilisti della moda, ma soprattutto di Karl Lagerfeld. Un legame il loro, intenso e appassionato, unito dall’amore per i grafismi e giochi di colori e forme. Eccentrica e anticonvenzionale, stravagante e irriverente, è considerata una delle più importanti fashion icon degli ultimi cinquant’anni.
Diana Vreeland
E infine Diana Vreeland, la fashion editor per eccellenza. A lei si deve l’“invenzione” di questo ruolo, prima di lei mai ricoperto da nessun altro. Negli anni Trenta il suo stile impeccabile e l’animo rivoluzionario la portano ad ottenere una rubrica tutta sua su Harper’s Baazar. Per vent’anni la pioniera del fashion editing scriverà per la rivista con il suo fine umorismo, diventando negli anni Sessanta editor-in-chief per Vogue. Definita “imperatrice della moda” nel titolo del film a lei dedicato di Lisa Immordino Vreeland, Diana è realmente la più anticonformista e visionaria figura ad aver stravolto per sempre il mondo della moda.
André Leon Talley
Unica figura maschile, ma di particolare rilievo per l’impatto che ha avuto nel mondo dell’editoria di moda è André Leon Talley. Protégé di Diana Vreeland, nonché primo uomo afroamericano a ottenere un ruolo di spicco nel fashion journalism, è stato tanto potente quanto discusso. Da redattore del Women’s Wear Daily, in breve tempo raggiunge le più alte vette della rivista, approda a Vogue all’inizio degli anni Ottanta, per poi cambiare svariati ruoli in diversi magazine di moda. La sua dote principale? Stringere profonde amicizie con personaggi di spicco, da Karl Lagerfeld a Paloma Picasso, e condizionare mode e tendenze con la sua forte influenza.