Gustav Klimt è stato uno dei massimi esponenti dell’Art Nouveau.
La scelta dei colori brillanti e luminosi, insieme all’utilizzo dell’oro e ai soggetti delle sue rappresentazioni non sono rimasti impressi esclusivamente nell’Austria della Secessione Viennese, ma anche nel nostro immaginario collettivo. Il Bacio, La vergine e Giuditta I sono solo alcune delle opere più rappresentative del percorso artistico di Klimt, per questo motivo non stupisce ritrovarne molteplici riferimenti al centro di altri canali espressivi.
Il mondo della moda, che ama attingere dal panorama artistico per rievocare, trasmettere e incantare attraverso l’accostamento allusivo di tessuti, di forme e di nuance, è rimasto anch’esso ammaliato e influenzato dai quadri del pittore.
Le collezioni dei grandi stilisti ispirate a Klimt
Alexander McQueen ha in più occasioni dato vita ad abiti ampiamente ispirati allo stile e all’uso dei colori caro a Klimt. Prima nella collezione Resort del 2013 e più recentemente, nel 2020, nella collezione donna Pre-Fall, il richiamo alla sua art deco è ben visibile: l’utilizzo di accessori decorativi combinato alla scelta di tonalità calde e luminose ha reso possibile la definizione di look contemporanei in cui arte liberty e fashion si incontrano in maniera sublime.
Uno delle rievocazioni più spinte nella moda dell’opera di Klimt è la sfilata della collezione Autunno Inverno 2013-14 di L’Wren Scott. La modella-stilista scomparsa nel 2014 fa sfilare in questa occasione – in un vero e proprio omaggio ai capolavori artistici di Gustav Klimt – giacche, cappotti e tubini in cui si alternano velluti e lamé, pelli e tessuti metallici per ricreare i disegni e i mosaici dei quadri più emblematici dell’artista.
Altri celebri stilisti hanno onorato l’arte di Gustav Klimt nel corso degli anni. Nel 2008 John Galliano disegna per Dior una linea Haute Couture Primavera Estate caratterizzata da incredibili volumi e geometrie. È evidente ilrichiamo agli abiti tradizionali orientali, ora ornati di riferimenti klimtiani, che danno un effetto di ricchezza e opulenza grazie al contributo di esagerate acconciature in stile liberty e delle tinte magenta, viola, gialle e rosse.
Aquilano Rimondi per la collezione Primavera Estate del 2011 ha invece celebrato le più iconiche opere di Gustav Klimt accostando a uno stile prettamente anni Sessanta le fantasie del grande artista, creando una perfetta sintonia nella forma e nei riferimenti.
A essersi discostato nell’obiettivo da queste firme è stato invece Valentino, che ha scelto di ispirarsi non direttamente a Klimt, ma alla sua musa. L’amante dell’artista, nonché stilista Emilie Flöge è stata un modello di successo e di sovversività nella prima metà del Novecento. Il suo stile, eccentrico come la sua persona, si caratterizzava di abiti a strisce e a scacchi in bianco e nero, rigorosamente senza corpetto. Nella sua collezione Autunno Inverno 2015, Valentino ha deciso di riproporre nelle sue creazioni le medesime geometrie e le gonne a ruota indossate da Emilie Flöge con un tributo realmente impeccabile.