È scomparso il 13 marzo di quest’anno uno dei maestri della fotografia di moda dei nostri tempi, Giovanni Gastel.
Milanese DOC, Giovanni respira arte e cultura fin dalla giovane età. Nasce da una famiglia di nobili origini, particolarmente nota anche nel panorama cinematografico: lo zio è Luchino Visconti, il celebre regista di “Rocco e i suoi fratelli”.
Non stupisce quindi che il racconto per immagini sia diventato ben presto la più grande passione. Studiare le principali tecniche fotografiche è un impegno costante, un chiodo fisso, fin dalla fine degli anni Settanta: i lunghi anni di studio gli saranno fondamentali per entrare nel mondo del lavoro.
Cruciale per la sua carriera è soprattutto la conoscenza di Carla Ghiglieri, colei che lo introduce nell’universo della moda. Sono gli anni Ottanta, il decennio in cui emergono e si formano i grandi marchi del Made in Italy. In questo clima di cambiamento inizia a collaborare con alcune delle più importanti riviste di moda del momento: prima con Annabella, poi con Vogue Italia e infine con i magazine del gruppo Edimoda, come Donna e Mondo Uomo. Nel 1982 la comparsa dei suoi primi scatti still-life, in cui il suo stile trova piena espressione grazie alla sua incredibile capacità di animare gli oggetti.
È grazie ai fashion magazine che il suo stile fotografico viene ben presto notato anche dai brand di moda. Da Missoni a Trussardi e ancora Versace e Krizia lo scelgono per dare vita alle proprie campagne pubblicitarie per il suo linguaggio originale, ma soprattutto attuale.
La svolta arriva poi negli anni Novanta, quando il suo successo scavalca i confini italiani e hanno inizio le collaborazioni con grandi maison di moda internazionali, incluse Dior e Guerlain. Da qui, la fama di Giovanni Gastel diventa inarrestabile e le sue grandi doti fotografiche vengono messe al livello di nomi del calibro di Helmut Newton e di Oliviero Toscani.
I grandi personaggi dello spettacolo si lasciano ritrarre da lui, come incantati. Johnny Depp, Barack Obama, Tiziano Ferro e Diego della Valle sono solo alcuni dei volti immortalati dal fotografo milanese. È infatti proprio il ritratto il suo marchio di fabbrica negli ultimi vent’anni di carriera. Tramite la raffigurazione di un volto, Giovanni Gastel mostra la sua capacità di ricercare, comprendere e soprattutto trasmettere il valore aggiunto dei soggetti fotografati: basta mettere in risalto una linea del viso, un tratto distintivo catturato nell’istante perfetto, per dare vita a un ritratto ricco di espressività.